Il 23 febbraio 2025 è stato siglato un accordo per la creazione di una nuova realtà industriale nel settore dei servizi petroliferi offshore: nasce Saipem7, frutto della fusione tra l’italiana Saipem e la norvegese Subsea7. La nuova Combined Company sarà quotata sia alla Borsa
di Milano che alla Borsa di Oslo, segnando una partnership strategica tra Italia e Norvegia.

I numeri della fusione
L’accordo prevede la nascita di un colosso da 43 miliardi di euro di ordini e 20 miliardi di euro di ricavi, con una forza lavoro globale di oltre 45.000 persone, tra cui più di 9.000 ingegneri e project manager. Il nuovo gruppo integrerà tutte le attività di Subsea7 e il segmento Offshore Engineering & Construction di Saipem.

Sono previste sinergie annuali pari a circa 30 milioni di euro a partire dal terzo anno successivo alla fusione, con costi una tantum stimati in 270 milioni di euro. L’operazione avverrà con una fusione alla pari, e al termine del processo il 17% della nuova società rimarrà in mani italiane, con Cassa Depositi Prestiti (6,4%) ed Eni (10,6%) tra i principali azionisti.

La governance di Saipem
L’attuale CEO di Saipem, Alessandro Puliti, assumerà la guida della nuova compagnia, mentre John Evans sarà amministratore delegato della divisione offshore, che opererà in modo autonomo sotto marchio “Subsea7-a Saipem7 Company”.

Vantaggi strategici della fusione
Questa fusione risponde ad una strategia di crescita ed innovazione nel settore dell’energia offshore, portando vantaggi significativi sia ai clienti di Saipem che di Subsea7.

Tra questi:

  • Offerta integrata e soluzioni complementari: un portafoglio completo di servizi onshore e offshore, dalla perforazione alla costruzione, fino alla gestione dell’intero ciclo di vita dei progetti, con ottimizzazione delle tempistiche per il settore oil & gas, cattura del carbonio ed energie rinnovabili.
  • Competenze globali: un team internazionale di oltre 45.000 professionisti in più di 60 paesi, capace di sviluppare soluzioni innovative per i clienti.
  • Presenza globale e diversificazione della flotta: una flotta ampliata e diversificata di oltre 60 navi di costruzione, in grado di operare in diversi contesti, dalle acque basse alle ultra-profonde, con tecnologie all’avanguardia per pipeline rigide, flessibili e cavi sottomarini, oltre a capacità leader nel settore eolico off-shore.
  • Innovazione e tecnologia: maggiore capacità di sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate per l’installazione di turbine eoliche, fondazioni e cavi, migliorando l’efficienza dei progetti.

Il completamento della fusione è previsto per la seconda metà del 2026. Questo accordo segna una collaborazione strategica tra Italia e Norvegia, rafforzando il ruolo di entrambi i paesi nel panorama dell’energia offshore globale.