Il 2022 è stato un anno caratterizzato da diversi eventi e gravi crisi che hanno lasciato il segno sulla Norvegia, sull’economia norvegese e sul resto del mondo. All’inizio dell’anno, la Norvegia risultava ancora fortemente colpita dalla pandemia da COVID-19, ma le ultime misure di contenimento dell’infezione sono state allentate a partire da febbraio 2022, mese in cui il mondo ha dovuto affrontare un’altra grave crisi: l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che ha innescato una guerra su larga scala.

Tutto ciò ha avuto notevoli conseguenze sull’Europa e sull’economia mondiale, con un’esacerbazione dei problemi di approvvigionamento e una forte discrepanza tra domanda e offerta che ha messo sotto pressione i prezzi internazionali delle materie prime, le tariffe di spedizione e i prezzi dei prodotti. In Norvegia, gli impulsi internazionali della guerra energetica hanno fatto salire i prezzi dell’elettricità, del gas e del petrolio. Inoltre, i prezzi delle merci importate sono aumentati e si sono riversati sui prezzi dei beni e dei servizi norvegesi. Tale situazione ha portato al più elevato aumento dei prezzi dagli anni ’80. L’indebolimento del tasso di cambio della corona ha tirato nella stessa direzione. L’aumento del prezzo delle merci importate, così come l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica, del carburante e dei generi alimentari, hanno contribuito in modo particolare all’incremento dell’inflazione.

Tuttavia, nel 2022 l’economia norvegese è stata caratterizzata dalla ripresa post-pandemica e dall’aumento dell’occupazione.

Per saperne di più, vai al documento completo presente nella sezione del sito – Servizi – Documenti rilevanti

A cura di
Caterina Gulfo – Università LUMSA