Martedì 5 aprile 2022, si è tenuto a Genova e in live streaming “Italia chiama Artico”, l’evento nazionale sulle relazioni fra Italia e la regione polare. Il festival, giunto alla sua seconda edizione, è stato organizzato da Osservatorio Artico, il portale italiano specializzato in analisi di temi legati a questa regione.

La manifestazione si è svolta nell’arco dell’intera giornata in incontri con ospiti di elevato profilo, nazionali ed internazionali appartenenti al mondo istituzionale, aziendale ed accademico.

Il tema affrontato è stato l’impatto che i cambiamenti climatici possono avere sulle infrastrutture strategiche e più in generale sugli scenari internazionali. La regione artica, tradizionalmente caratterizzata da un intenso livello di cooperazione internazionale, è oggetto di rilevanti interessi strategici da parte di numerose nazioni. I cambiamenti climatici stanno modificando significativamente la geopolitica del polo nord, trasformando la governance da regionale a globale e offrendo nuove importanti opportunità economiche legate allo sfruttamento delle risorse e all’apertura di nuove vie di navigazione. Il nostro paese potrebbe soffrire a causa di un eventuale spostamento delle rotte commerciali lungo la via artica ma potrebbe cogliere l’opportunità per dare ulteriore sviluppo a settori già all’avanguardia come quello della ricerca scientifica, della cantieristica navale o dell’energia.

Nel corso dell’incontro si è parlato anche della diplomazia dei ghiacci che vive un momento complesso a causa delle ripercussioni del conflitto in Ucraina. A tal proposito sono intervenuti gli ambasciatori di Norvegia e di Danimarca in Italia, S.E. Ambasciatore Johan Vibe e S.E. Ambasciatore Anders Carsten Damsgaard, che hanno riportato le preoccupazioni dei relativi paesi rispetto ai più recenti sviluppi internazionali. Il rappresentante norvegese ha ricordato che il 10% della popolazione del regno vive in territorio polare e questo rende fondamentale una politica per la regione. Di primaria importanza è la protezione dell’ambiente naturale particolarmente fragile e di valore inestimabile ma anche lo sviluppo di un’economia territoriale forte e sostenibile soprattutto dal punto di vista della sicurezza nazionale.

L’ambasciatore ha sottolineato il valore della cooperazione nello spazio marittimo artico. Allo stato attuale non si è ancora assistito ad un implemento della rotta marittima settentrionale, questo perché gli armatori norvegesi non hanno mai considerato questo itinerario come una opportunità reale per la navigazione commerciale a causa dei pericoli legati all’ambiente e alle limitate risorse di salvataggio alle quali si aggiunge un forte rischio politico.

Come affermato dal ministro plenipotenziario Carmine Robustelli, inviato speciale dell’Italia per l’Artico, anche il nostro Paese ha una sua strategia per l’Artico e molte aziende di spicco lavorano in questo territorio. L’auspicio sia del ministro italiano sia dell’Inviato Speciale UE per l’Artico, Michael Mann, è che si possa continuare a considerare la regione polare come uno spazio sicuro, stabile, sostenibile e prospero; un luogo ad alto livello di collaborazione pacifica e a basso livello di tensione.

F. Galletta, aprile 2022.