Nell’evento online “What does it take to lead the next generation” istituzioni pubbliche ed organizzazioni private hanno promosso il dibattito sull’adattamento dell’economia ai cambiamenti sociali e tecnologici
L’economia sta cambiando rapidamente nel Nord del mondo come altrove, anche in risposta alle emergenze di questi ultimi anni inclusa quella sanitaria, con l’emergere dello smart working ed una ulteriore accelerazione sul digitale. Mutamenti sostanziali sono in corso da molto tempo, uno dei più rilevanti è l’automazione, alcuni temi poi rispondono ad una maturazione culturale sulle condizioni del pianeta e sulla sostenibilità delle attività portate avanti concretamente nei territori.
Le persone che lavorano rimangono al centro di qualsiasi ragionamento sulla crescita, lo sviluppo tecnologico, l’interconnessione delle diverse regioni nelle quali si articola l’economia europea, i problemi posti dal calo demografico in alcune parti del mondo e dei vari Paesi, le esigenze di opportunità da parte di quanti si spostano da una parte all’altra del pianeta, richiedono grandi possibilità di istruzione e di formazione: un bisogno al quale istituzioni pubbliche e organizzazioni private possono fare fronte solo mettendo insieme tante risorse, esperienze, innovazioni del modo di pensare oltre che tecniche.
In un webinar che si è svolto in inglese mercoledì 1 dicembre, l’Ambasciata di Norvegia e l’Ambasciata di Svezia in Italia, in collaborazione con A future e Global Shapers Milano (moderato da Zakaria Bekkali, Bocconi & LSE alumnus) ed il patrocinio di ASviS e Nordic Council of Ministers) hanno dibattuto online sul tema “What does it take to lead the next generation” nel quadro dell’iniziativa Be Smart Be Equal. I partecipanti hanno dialogato sulla capacità delle aziende di valorizzare le nuove generazioni.
Giorgia Asti, Diversity Inclusion and Belonging Lead Spotify Italy; Luisa Ercoli, Global Diversity & Inclusion Manager Barilla; Rebecca Gabbi, 3rd year student at Bocconi; Ida Kristine Jacobsen, General Manager Clarion Hotel The Edge; Ruben Vermierdt, Exchange student at Bocconi) hanno proposto spunti dai quali è emerso che le iniziative aziendali di comunicazione diversità e dell’inclusione sono più efficaci tra i professionisti presenti da più tempo nelle strutture delle imprese coinvolte: molti iniziano a pensare che offrendo prospettive inedite i leader possano “dare un contributo per garantire un futuro sostenibile”. Un approfondimento online ha seguito l’evento (SurveyMonkey Powered Online Survey).
A future è un team di ingegneri, economisti, giuristi, specializzato nell’orientamento delle imprese perché riescano a gestire nuove opportunità (e rischi) dell’economia, trovando soluzioni a situazioni specifiche.
Lo hub di Global Shapers Milano ha promosso sul territorio iniziative su educazione civica e sulla innovazione nelle piccole e medie imprese, con risultati nella sostenibilità ambientale. L’ASviS Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, nata il 3 febbraio del 2016, alimenta la consapevolezza sugli obiettivi (Sustainable Development Goals – SDGs) dell’Agenda 2030, approvata dalle Nazioni Unite il 25 settembre 2015. Il Nordic Council of Ministers è l’organizzazione ufficiale che si occupa della cooperazione intergovernativa tra Paesi dell’area nordica e concorda iniziative per gestire i problemi in tutti i casi nei quali gli Stati coinvolti possono raggiungere migliori risultati assieme invece di muoversi singolarmente: I primi ministri di Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda ed i governi autonomi delle Faroe Islands, Greenland e Åland sono responsabili per gli impegni comuni. I ministri per la cooperazione nordica ed i rappresentanti eletti si occupano dell’amministrazione dei diversi settori nello specifico di ogni iniziativa congiunta.
Aldo Ciummo