Mentre continuano a essere riportate notizie sui progressi del vaccino contro il coronavirus, in Norvegia anche le vendite di viaggi per le vacanze hanno iniziato ad animarsi, riferisce TUI, gruppo tedesco di turismo industriale.
“Questo è, ovviamente, ben lungi dall’essere un normale anno di vendite e i volumi sono ancora bassi. Ma vediamo una tendenza positiva, l’ottimismo sui viaggi è tornato e le persone stanno iniziando a pianificare e guardare avanti “, ha riferito il responsabile delle comunicazioni Nora Aspengren di TUI in Norvegia al news bureau NTB.
Il tour operator globale TUI ha anche confrontato i dati di vendita dalla Norvegia nelle ultime due settimane con le settimane precedenti (le ultime due settimane cui si fa riferimento sono le ultime 2 di novembre). Le vendite di viaggi per vacanza nell’estate del 2021 sono aumentate del 111% in riferimento a tale periodo, mentre l’aumento è pari al 262% per i viaggi del prossimo inverno.
TUI non ha rivelato il numero di viaggi venduti.
Le vacanze di quest’anno sono state spostate al 2021
Un fattore che probabilmente limiterà le vendite rispetto allo scorso anno è che molti hanno già pronto un viaggio di vacanza, parliamo di viaggi inutilizzati quest’anno, che sono stati spostati e all’anno prossimo piuttosto che essere oggetto di rimborso.
Mercoledì, alla conferenza stampa del governo, NTB ha chiesto al governo se fosse saggio per i norvegesi iniziare a prenotare le vacanze estive per il 2021: “Questa è una valutazione che ogni individuo deve fare, ma è il caso di prevedere di convivere con la pandemia anche nel 2021. Se tutto va bene con il vaccino, con l’approvazione, la produzione e la distribuzione, l’estate del 2021 potrebbe essere diversa dall’estate del 2020″, ha affermato il ministro dei servizi sanitari e assistenziali Bent Høie (H). Høie ha osservato che, durante la pianificazione, si deve tener conto del fatto che la situazione sarà diversa nei diversi Paesi.
“Ci troviamo purtroppo in un momento in cui impegnarsi in quel tipo di pianificazione a lungo termine è un po’ più difficile di quanto non sia stato prima”, ha concluso il ministro.