A Oslo c’è un ristorante che ha fatto del recupero degli scarti di cibo la sua filosofia. E’ guidato dal giovane chef Jimmy Oien e anche il locale è arredato con vecchi oggetti riutilizzati: “Qui rifiutiamo il consumismo moderno”.

L’Europa e il Nordamerica sono le due aree del mondo dove si spreca più cibo. In Norvegia, come è noto da tempo, esiste una catena di supermercati, Holdbart, che vende a prezzi scontati i prodotti che stanno per scadere.

Non solo: a Oslo c’è persino un ristorante che ha fatto del recupero degli sprechi alimentari il suo core business. Il locale si chiama Rest. ed è guidato dal giovanissimo chef Jimmy Oien. La sua filosofia è inequivocabilmente riassunta nello slogan del ristorante: “Nessun ingrediente va sprecato. Rest. rifiuta il consumismo moderno. Qui trasformiamo gli scarti in alta cucina”. Un progetto ambizioso ma assolutamente meritevole: la cucina di chef Oien si basa dunque non solo su pregiate, costose e magari inquinanti materie prime, ma su ingredienti che altrimenti finirebbero nella spazzatura, perché imperfetti o addirittura scaduti.

Oien dunque, oltre alla meritoria filosofia del suo “fine dining on food waste”, è anche capace di coniugare sapori diversi: dalla tradizione nordica a pietanze tropicali, in una perfetta combinazione – dicono gli esperti – di dolce e grasso, di croccante e morbido. Persino il locale è arredato con vecchi oggetti riutilizzati: i tavoli sono fatti in legno riciclato e riciclato è anche il vetro usato per le caraffe, mentre il soffitto è decorato con oggetti recuperati dal mare.