La Norvegia, nonostante i bassi prezzi del petrolio, prevede di aumentare ulteriormente l’estrazione petrolifera, riferisce Bloomberg. La società statale norvegese Equinor ASA intende aumentare la produzione nel giacimento Johan Sverdrup nel Mare del Nord, raggiungendo un massimo di 470 mila barili al giorno a maggio.

Si tratta di un incremento di almeno un mese in anticipo, e di 30 mila barili al giorno in più del previsto, che nelle condizioni di sovrapproduzione e della guerra del petrolio complicherà la situazione del mercato, osserva l’agenzia.

Allo stesso tempo, si presume che alla fine del 2022, la Norvegia produrrà 690 mila barili al giorno. Recentemente, si è saputo che il prezzo del petrolio russo degli Urali è sceso ai prezzi del 1999, a 16,2 dollari al barile, riporta Bloomberg.

Dal 1 aprile, i membri dell’OPEC + non avranno più alcun obbligo reciproco. I sauditi hanno annunciato che avrebbero aumentato la produzione, avrebbero abbassato i prezzi e offerto grandi volumi di sconti ai clienti europei. Ciò ha portato al crollo delle quotazioni petrolifere nei mercati mondiali. Dall’inizio dell’anno i prezzi sono diminuiti più del doppio.

La pandemia del coronavirus rimane un altro fattore che influenza l’economia globale oltre a una forte riduzione della domanda mondiale di petrolio.