Da anni la Norvegia è posta in cima alle classifiche dei Paesi con il più basso tasso di corruzione, fenomeno mondiale la cui lotta è diventata uno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite per il 2030.

L’organismo anti-corruzione del Consiglio d’Europa (GRECO), con la pubblicazione nell’Aprile 2019 del Rapporto di valutazione del quarto ciclo sulla Norvegia, relativo alla prevenzione della corruzione in relazione a parlamentari, giudici e pubblici ministeri, conferma il Paese scandinavo quale uno dei meno corrotti al mondo.

Il GRECO afferma che la Norvegia ha attuato o affrontato in modo soddisfacente tutte le raccomandazioni fatte dall’anno 2014 dall’organismo stesso, risultando cosi un vero e proprio modello di riferimento per il contrasto ai fenomeni corruttivi. A partire dal rapporto del 2014, infatti, la Norvegia ha introdotto linee guida etiche, elaborate con la partecipazione dei membri dello Storting (parlamento norvegese) per affrontare questioni come la prevenzione dei conflitti di interesse, l’accettazione di doni e altri vantaggi e i contatti con terze parti, compresi i lobbisti.

Numerosi, inoltre, sono stati gli sforzi per potenziare la trasparenza e prevenire i conflitti di interesse nel Parlamento, introducendo un’ulteriore disposizione in basa alla quale i parlamentari possono registrare eventuali interessi personali che potrebbero dare l’impressione di influenzare le loro azioni, comprese le questioni relative alle loro famiglie.

Il GRECO ha notato con soddisfazione che la Norvegia ha adottato modifiche normative che richiedono ai membri di comunicare le informazioni sui debiti di attività aziendali superiori a 968.830 corone (circa 100.000 euro) e il doppio di questo importo per garanzie aziendali.

Infine, il GRECO ha constatato con piacere che il Codice etico del 2017 per i membri dell’autorità giudiziaria si applica ora a tutti i pubblici ministeri, compresi quelli all’interno della polizia.

In conclusione, si può affermare che la Norvegia rappresenta un modello le cui esperienze e iniziative sono da prendere come riferimento da altri stati europei per la lotta alla corruzione e per il potenziamento della trasparenza pubblica.