In Norvegia si è svolta una nuova tappa di Lamborghini Avventura, la serie di spedizioni alla scoperta dei luoghi e delle strade più spettacolari del mondo. Dopo Andalusia, Transilvania, fiordi norvegesi e Islanda, è stata scelta nuovamente la Norvegia e in partiicolare le Isole Lofoten come destinazione per testare il dinamismo della nuova Huracán Evo. Un mezzo che monta un motore V10 da 5.204 cc capace di erogare una potenza massima di 640 cv (470 kW) ed una coppia massima di 600 Nm a 6500 giri/min. La trazione è integrale permanente. L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 2,9 secondi. La velocità massima è di 325 km/h.
Un viaggio esperienziale con sette Lamborghini lungo un arcipelago di isole collegate da tunnel e strade che sembrano galleggiare sull’acqua, tra ponti scenografici, scogliere e montagne composte dalle rocce più antiche d’Europa. Un paesaggio scolpito dalla glaciazione oltre il Circolo Polare Artico, oggi ancora integro e spettacolare nella sua alternanza di scenari, dove le vette fanno spazio a pianure costiere lambite da acque cristalline.
Un luogo che celebra la natura, tra aquile di mare, balene, orche e merluzzi, che hanno reso le Lofoten tra i più grandi produttori di stoccafisso. Il convoglio di Huracán è partito da Harstad per percorrere il primo tratto che collega la Norvegia all’arcipelago. Il gruppo di Lamborghini ha poi proseguito verso sud e il primo giorno si è concluso al Nusfjord, uno dei borghi di pescatori più antichi e meglio conservati della Norvegia e noto per le rorbu, le antiche abitazioni sull’acqua di colore rosso. Il giorno dopo il viaggio è ripartito verso nord, con una sosta alla spiaggia bianca di Ramberg, la più grande dell’isola di Flakstadøy, caratterizzata da una spiaggia di sabbia bianca e acqua cristallina, simile a quelle caraibiche. Superate varianti mozzafiato su strade a filo d’acqua, il convoglio ha fatto il suo ingresso a Svolvær, che
con i suoi 4700 abitanti è considerata la città più antica del Circolo polare artico. Riaccesi i motori dopo Svolvær il viaggio si è chiuso dopo 630 km al punto di partenza, Harstad, che restituisce scene di civiltà dopo chilometri di natura e silenzio e la vista indimenticabile, in cima al monte Keipen, del sole di mezzanotte.
Fonte: de “Il Sole 24 Ore” (20 agosto 2019)