I programmi relativi all’ integrazione aiutano le donne rifugiate a trovare un lavoro più veloce in Norvegia e Svezia rispetto ad altri paesi europei.

Il rapporto, elaborato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e Kristian Tronstad presso l’Università metropolitana di Oslo, rileva che il 45 per cento delle donne rifugiate in Norvegia era occupato dopo cinque anni di residenza in Norvegia.

È superiore a paesi come la Germania (20 percento) e l’Austria (18 percento). I paesi scandinavi si distinguono con un programma globale rispetto ad altri paesi europei.