L’istituto di ricerca IRIS stima che con la ripresa dell’industria petrolifera richiederà 28.000 nuovi lavori fino al 2022. “È una buona novità per quelli che hanno scelto una formazione nelle scienze e la tecnologia” spiega il CEO di Norwegian oil&gas, Karl Eirik Schjøtt-Pedersen.

Questa domanda si spiega con la pensione di 18.000 persone e la ricreazione di 10.000 lavori riguardando il rilancio del settore.